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Le iniziative dello Studio Pedagogico Pavese

fasi 1 e 2

Era il 13 marzo, increduli e confusi, iniziavamo a prendere coscienza della gravità della situazione. Le notizie si sovrapponevano tra social network e media televisivi, alimentando spesso la confusione e disorientamento.

Le Scuole erano state appena chiuse, le vetrine di molti negozi abbassavano la saracinesca e in molti luoghi di lavoro, entrava prepotentemente lo strano termine di "smart working".

I genitori nel giro di qualche giorno, si trovarono a gestire -inaspettatamente- situazioni da tempi dilatati, in spazi confinati.

Era necessario insomma, dare indicazioni che tenessero insieme le varie esigenze e consentissero una gestione adeguata nell'attesa degli eventi.

Lo Studio Pedagogico Pavese, si mise a disposizione attivando canali social: pagina facebook dedicata, specifico spazio whatsapp, nonchè le piattaforme Skype e Zoom.
Per l'occasione, produssi un documento con poche e utili, "istruzioni educative", rivolto ai Genitori di Bambini e Ragazzi; coloro che forzatamente, non era più possibile continuare seguire in Studio, in conformità dei decreti che iniziarono a susseguirsi.
Un documento al quale risposero tempestivamente Comitati Genitori, Dirigenti Scolastici e Insegnanti, oltre che facendolo proprio, attivandosi con una divulgazione a carattre "socio educativo".
Di seguito, il testo del documento

lockscuola

Cari Genitori,

chiedo solo pochi minuti del vostro prezioso tempo.

Non potendo procedere per ora con il normale percorso di aiuto che avevamo intrapreso, mi sento in dovere di sostenervi con alcuni spunti di riflessione, traducibili in “istruzioni educative”.

Nonostante i vincoli e le difficoltà connesse, credo che questo momento di incertezza e criticità, possa essere trasformato in risorsa complementare del vostro essere Genitori e divenire una grande e ottima opportunità, per donare attenzioni ai vostri figli.

In quanto adulti, sappiamo bene come dalle esperienze negative spesso, possano originare esperienze positive e questo periodo, potrà essere proprio il prodromo di qualcosa di nuovo, per voi e per i vostri ragazzi, che ne trarranno sicuro vantaggio.

A tal fine, mi soffermerò brevemente su alcuni punti, che di seguito riporto:

-Informazione. Assolutamente sconsigliato aderire a notizie non provenienti da fonti ufficiali. L’essere informati è fondamentale, ma non dobbiamo lasciarci coinvolgere in una consultazione ossessiva e fagocitante, che impedendo una corretta assimilazione, lasci spazio in un permanente stato di tensione, paura e di allerta continua.

Eleggete quindi, uno o due momenti durante il giorno da dedicare all’informazione possibilmente lontani dai figli specie se piccoli (valuterete voi, se in età tale da comprendere); raccontate sempre la verità di ciò che accade, ma in maniera semplice e ovviamente filtrata e adattata all’età.

È importante non sovraesporre i bambini a immagini e notizie non adatte al loro livello di comprensione, essi sono “spugne” che assorbono e imitano e di conseguenza, possono assorbire e imitare, anche ansia e preoccupazione che sarebbe meglio evitargli;

-Tranquillità. È importante farsi vedere quanto più possibile tranquilli e sereni, siamo preziosi “paletti di sostegno” e un bambino per sentirsi sicuro, ha bisogno di stare con un adulto in grado di trasmettere un’emotività equilibrata e rassicurante.

In primis la sicurezza, i figli notano le incongruenze degli adulti, soprattutto fra ciò che viene detto e ciò che poi viene fatto; il rischio di generare confusione è alto e può portarli a chiedersi perfino se è bene credere all’adulto, perciò, una linea comune tra enunciazioni verbali e comportamenti pratici, è sempre auspicabile;

-Gestione del tempo. Organizzate il tempo da passare con i vostri figli nell’arco della giornata, individuandolo secondo una scala di priorità, che li tenga in considerazione. Potete progettare e programmare assieme a loro, momenti divertenti e creativi; anche cose mai fatte, giocate, ballate, cantate, raccontate storie coinvolgendoli.

Limitate ogni eccesso di delega ai canali multimediali, stategli vicino non chiedendo loro di fare, ma “facendo insieme”. La tecnologia e il web non sono da bandire ma da utilizzare in maniera appropriata, programmata, equilibrata e vantaggiosa;

-Compiti. Da modularsi e adattarsi alle diverse situazioni legate al tipo e grado di scuola. Ricordate che non siete i sostituti degli Insegnanti, siete i Genitori, coloro che agiscono in continuità e sinergia educativa per gli aspetti legati all’istruzione.

Disponibili a sostare vicini se viene richiesto il vostro aiuto, stimolando e responsabilizzando quando serve, possibilmente senza creare dinamiche che possano generare tensioni.

Spazio e tempo che riservate ai figli per i compiti, deve essere concreto (dedicato a loro), a sostegno e rinforzo di quello che stanno facendo, in un’ottica complessiva e nel rispetto di quanto programmato nei punti precedenti;

-Voi stessi. In ultimo e non certo per importanza, impegnatevi nel riservare momenti per voi stessi, sia come singoli, sia in dinamica di coppia, consapevoli che è fondamentale per la tranquillità e la coesione.

Il benessere dei vostri figli, dipende dal vostro.

Quanto sopra richiamato, non vuole essere una rigida procedura, ma un insieme sintetico di concrete indicazioni che se calibrate correttamente, riusciranno ad allentare e a scaricarvi da inutili se non dannose sovrastrutture e al tempo stesso, riprogrammare gli assetti di una “forzata” quotidianità in maniera funzionale e positiva, con i vostri figli.

Concludo, ricordandovi che per l’occasione ho attivato whatsapp per una messaggistica più veloce e skype, per qualsiasi confronto visivo.

Qualora lo riteniate opportuno, non esitate a contattarmi. Troverete in locandina i riferimenti.

Un caro saluto

Duilio Loi

 

Stradella, 13 marzo 2020

© Studio Pedagogico Pavese (riproduzione vietata)

 

 

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