Associazione Italiana di Supporto Vittimologico

Referente del network europeo

VICTIM SUPPORT EUROPE

The Voice of Victims in Europe

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Dallo scippo allo stupro, dalla rapina all’omicidio, il crimine è ovunque. Ce lo ricordano quotidianamente i giornali, ce lo fa vedere la televisione.

Ciò che nessuno ci mostra, e a cui pochi pensano, è che ciascun atto criminoso vìola e sconvolge, a volte per sempre, la vita di una persona. Questa persona è la vittima.

Sul palcoscenico della giustizia la vittima è la grande assente. Il reato viene definito, e perseguito, non per il danno (non importa quanto grave) che causa a una persona reale e concreta, ma in quanto violazione del principio astratto e impersonale della legge. Il punto di vista della vittima, i suoi interessi, le sue necessità non sono oggetto di particolare considerazione.

Nel nostro ordinamento giuridico, come in quello di tutti i paesi civili, qualsiasi pena ha come finalità la riabilitazione del reo. Ma la vittima, la cui vita è stata spezzata da un trauma che spesso si dimostra difficilmente superabile, ha anch’essa bisogno di sostegno, di aiuto, di riabilitazione; il fatto che non costituisca un pericolo per la societá non è certo un motivo legittimo per continuare a lasciarla sola.

 

È ora di riconoscere che i diritti delle vittime sono doveri della società.

 

Un autorevole criminologo, Guglielmo Gulotta, già più di trent’anni fa, ha indicato una serie di modalità di intervento necessarie al rispetto dei diritti delle vittime.

Eccole.

  • Assumersi immediata cura della vittima sulla scena del crimine
  • Trasportare la vittima presso i servizii sanitari e sociali dove riceverà assistenza e tutela
  • Offrire una compagnia alla vittima che dopo il crimine è rimasta sola
  • Proteggere la vittima da inutili intrusioni, tutelandone la privacy anche nei confronti del personale sanitario, delle forze dell’ordine e della stampa
  • Ricercare i testimoni del crimine e aiutarli a compiere il loro dovere
  • Consigliare ed assistere la vittima e/o i suoi familiari per l’ottenimento del risarcimento e della riparazione
  • Offrire subito una somma di denaro per superare le prime difficoltà (ad esempio, a chi sia stato derubato mentre era in viaggio)
  • Offrire subito un ricovero a chi sia rimasto senza casa (ad esempio, alle vittime di aggressioni sessuali incestuose, a donne e a bambini maltrattati)
  • Assistere la famiglia nelle emergenze successive al delitto (ad esempio il funerale)
  • Fungere da intermediario tra il reo e la vittima per favorire il risarcimento del danno e le attività riparative (ad esempio la mediazione)
  • Attivarsi presso le società di assicurazioni
  • Incoraggiare la vittima a denunciare il fatto
  • Proteggere la vittima da eventuali minacce o pericoli successivi al fatto criminoso
  • Offrire un contributo terapeutico diretto o indiretto sia sul piano medico che su quello psicologico
  • Mantenere e gestire luoghi nel Palazzo di Giustizia nei quali i testimoni e le vittime ricevano assistenza nella fase che precede e che segue le deposizioni
  • Aprire e mantenere centri che abbiano come principale finalità la tutela delle vittime
  • Raccogliere ed elaborare dati allo scopo di pianificare la prevenzione dei delitti
  • Organizzare seminari sulla vittimologia presso le varie istituzioni coinvolte nella prevenzione e prosecuzione del crimine per sensibilizzare il personale
  • Tenere la vittima aggiornata sugli sviluppi della procedura giudiziaria

 

Contatti specifici: 

[email protected]

Numero Verde:  800 96 05 33

Le donazioni specifiche per le attività a supporto di vittime umane sono molto importanti per portare avanti le attività dell’associazione.

Si può donare tramite bonifico sul seguente conto bancario: 

 

I-CARE

IBAN: 

IT 83 O 05728 10800 693570963196

Banca Popolare di Vicenza

Filiale: Varese